Il concetto di dosha affonda le sue radici nell’Ayurveda, il sistema di medicina tradizionale indiana risalente a oltre 5.000 anni fa. Derivato dai testi vedici come il “Charaka Samhita” e il “Sushruta Samhita”, l’Ayurveda si basa su una comprensione olistica della salute, che integra corpo, mente e spirito. I dosha rappresentano le energie biologiche che governano tutte le funzioni fisiche e mentali del corpo umano. Secondo l’Ayurveda, l’equilibrio dei dosha è essenziale per il benessere, mentre il loro squilibrio può portare a malattie e disturbi, così come afferma il Charaka Samhita, Sutrasthana 1:57: “Vata, Pitta e Kapha sono i tre dosha del corpo. Essi sostengono il corpo quando sono in equilibrio e lo distruggono quando sono squilibrati.”
La Natura dei Dosha
Il termine “dosha” significa letteralmente “difetto” o “impurita”. Questo nome riflette il fatto che i dosha, pur essendo fondamentali per la vita, tendono a squilibrarsi facilmente. Ogni dosha è una combinazione di due dei cinque elementi (Pancha Mahabhuta): terra, acqua, fuoco, aria e etere (spazio).
“I tre dosha derivano dalla combinazione dei cinque elementi. Vata si forma da aria ed etere, Pitta da fuoco e acqua, e Kapha da terra e acqua.” (Ashtanga Hridaya, Sutrasthana 1:6)
Vata (Aria + Etere)
Governa il movimento, inclusi il respiro, la circolazione sanguigna e la peristalsi intestinale.
Qualità: leggero, freddo, asciutto, mobile, sottile.
Squilibri comuni: ansia, secchezza della pelle, stitichezza, insonnia.
Pitta (Fuoco + Acqua)
Regola il metabolismo, la digestione e la temperatura corporea.
Qualità: caldo, pungente, oleoso, leggero, acuto.
Squilibri comuni: irritazione cutanea, bruciore di stomaco, collera, infiammazioni.
Kapha (Terra + Acqua)
Fornisce stabilità, struttura e lubrificazione al corpo e alla mente.
Qualità: pesante, lento, freddo, oleoso, morbido.
Squilibri comuni: letargia, congestione, aumento di peso, depressione.